Cfr. Il partigiano Pert – Il Presidente più amato dagli italiani in La storia siamo noi – RAI Archiviato il 29 dicembre 2012 in Internet Archive. Nel 1994 gli stabilimenti di Terni e Torino sono confluiti nella Acciai Speciali Terni (AST), che è stata privatizzata con la cessione alla Kai Italia, in cui figuravano imprenditori italiani e la multinazionale tedesca ThyssenKrupp, che qualche anno più tardi avrà l’intera proprietà dell’AST, con la denominazione di «ThyssenKrupp Acciai Speciali Terni». Non vi sono quindi rei da una parte, ma combattenti; non semplici vittime di una azione dannosa dall’altra, ma martiri caduti per la Patria». Il cortile rinascimentale di stampo toscano è evidente in Palazzo Carli (1495), impostato su due ordini, uno inferiore ad arcate a tutto sesto su colonne per tre lati, e uno superiore, su quattro lati, a semplici colonne senza trabeazione, che sostengono direttamente lo sporto di gronda. Gli ambienti dei cortili nell’arco del Cinquecento vennero realizzati in forme più ampie, come nel Palazzo Bonanni in Corso Vittorio, a tre ordini, e nel Palazzo Lucentini Bonanni in Piazza Regina Margherita (1588), dove però appare evidente la ripresa di impianti compositivi quattrocenteschi, completamente estranei ai modelli tipici del palazzo gentilizio di ambiente romano, e ciò lo si vede anche nel Palazzo Dragonetti di via Fortebraccio, Palazzo Baroncelli-Cappa in via Paganica, e Palazzo Antonelli di via Monteluco (1574), oltre che per Palazzo Alfieri-Ossorio di via Cimino (1583), la casa Giovine in via Collepietro (1584), la casa Pica in via Guastatore (1593), o la più tarda casa Cesura in via Ortolani.
Ciò consente alla scuola di mantenere una maggiore profondità nella squadra, ingaggiare tutti i giocatori che desidera ed evitare di violare le regole NCAA. Ciò che la rende unica è un motivo all-over che si ispira alla mappa della città di Leverkusen. La fiorente città s’avviava verso lo sviluppo, e si risolse la delicata questione del riconoscimento delle proprietà dei contadini degli originali «castra» di provenienza, proprio con l’assegnazione del locale dentro l’area delle mura, con il permesso di erezione della chiesa che sarebbe stata un duplicato della parrocchia dell’originale castello di appartenenza, per non disperdere le rendite e i possessi delle montagne, appartenendo proprio alla parrocchia. Fondata dagli Italici Vestini, era un semplice vicus, e tale rimase anche con la conquista romana, poiché i ritrovamenti del 1995 non lasciano trasparire rovine di una città ben dotata di asse viario a scacchiera, e di edifici monumentali di pregio, se non delle cisterne. Il caso classico del rifacimento è il rimodernamento che naturalmente oscilla dalla semplice riconfigurazione del piano nobile, e comunque degli spazi rappresentativi, al parziale o totale rifacimento della struttura, con opere di rifusione, omogeneizzazione della facciata, rare soluzioni di rifacimento ex novo dalle fondamenta, come Palazzo Centi e Palazzo Ardinghelli.
Il disegno urbano non resta definito dal solo tessuto viario, in quanto vi si integra un molteplice sistema di piazze e slarghi, gerarchizzato dalla scala urbana del capo-quarto (Santa Giusta, Santa Maria di Paganica, San Pietro, San Marciano), a quella del semplice locale (Piazza San Silvestro, Piazza San Flaviano, Piazza San Marco, Piazza San Domenico); altre piazze di alto rango sono quelle legate alla politica e all’economia, come Piazza Duomo o del Mercato, e Piazza Palazzo, dove si trova il Palazzo Margherita d’Austria, già del Capitano Regio. Barete – Pizzoli – Santanza: questi locali si trovano all’estremo nord del quartiere, nella zona ovest, al confine con il locale Collebrincioni del quarto Santa Maria. Paganica: il locale maggiore del quarto, presso Piazza Santa Maria, con la chiesa di Santa Maria Paganica, il Palazzo Ardinghelli, il Palazzo Cappa Camponeschi, la casa di Buccio di Ranallo. In contemporanea al fenomeno della gestione dell’emergenza sono stati attuati diversi piani di modernizzazione e collegamenti delle piccole realtà extraurbane, soprattutto delle contrade di Sassa, Preturo, Paganica, Onna, Coppito, Pile-Pettino, Roio, Bazzano e Bagno, ossia la realizzazione di nuove strade di collegamento, stazioni, incremento edificatorio nelle compagne di Onna-Monticchio ad est, e a Roio Poggio-Bagno a sud-est, e presso Sassa-Pile e Pettino sulla fascia sud-occidentale.
La disgregazione dell’assetto originario inizierà un secolo dopo la fondazione del quartiere in seguito alla crisi delle attività manifatturiere e alla terziarizzazione dell’economia bolognese. Carlo Lizzani, Il mio lungo viaggio nel secolo breve, Torino, Einaudi, 2007, p. Video-intervista nel sito web del Centro Espositivo «Sandro Pertini». Il sito è oggi compreso all’interno della riserva di Monte Pellegrino e il suo perimetro confina con i quartieri di Partanna-Mondello e Pallavicino. Il primitivo vicus italico era uno dei tanti sparsi nella conca, oggi non pervenutici, se non nei frammenti lapidei ed archeologici rinvenuti nel contado di Scoppito, Pizzoli, magliette squadre calcio Preturo e Coppito. «La derivazione del toponimo Addaura dal termine làura, e non laurus (Laurus nobilis, pianta dell’alloro) come vorrebbe qualche studioso, è accreditata dalle numerose grotte e piccole cavità che costellano il fronte roccioso di tale versante del Monte Pellegrino, nelle quali si sono rinvenuti anche frammenti ceramici di età medievale e rinascimentale. Eventi collaterali sono il mercatino di via Mare del 2 luglio. Inoltre, questa società assicura il servizio di trasporto via mare nelle acque interne del porto di Brindisi con la cosiddetta «Motobarca» che mette in collegamento il quartiere Centro con il quartiere Casale. Successivamente, si imparentò con i Crivelli, famiglia patrizia milanese detentrice di importanti incarichi nella Corte di Casale e nell’intera Brianza.