Come creare una maglia di calcio personalizzata

Fondata nel 1963 sulle ceneri della storica Unione Sportiva Notinese (fondata nel dopoguerra e scioltasi alla fine degli anni cinquanta) con il nome di Associazione Sportiva Netina, cambiò denominazione sociale nel 1980 a seguito della fusione con la Franco Mola, altra pietra miliare del calcio netino. Da registrare nel 1980 la fusione con il Franco Mola che portò anche l’ennesimo cambio di denominazione. Nessuno sponsor (vietati in Italia fino al 1980) nessun simbolo e nessun trofeo esposto, solo una stella raffigurante il numero di scudetti vinti fino ad allora. La stagione 1981-1982 fu quindi la prima che consentì l’esposizione degli sponsor commerciali (oltre a quelli tecnici già arrivati tre anni prima) sulle maglie delle squadre nel calcio italiano: 28 squadre sulle 36 totali dei primi due campionati (16 di A e 12 di B) si presentarono ai nastri di partenza con le storiche maglie per la prima volta marchiate da sponsor. Il 7 settembre 2019 il Noto sprofonda nuovamente in una crisi societaria, che causa la mancata iscrizione al campionato di Prima Categoria provocando due anni di inattività. Una nuova retrocessione ed una crescente crisi finanziaria spinse i dirigenti a cambiare anche la denominazione sociale, che divenne Unione Sportiva Noto Ducezio, che giocò nei campionati regionali fino al 1959, anno in cui cessò l’attività sportiva, sfiorando, tuttavia, più volte la promozione nella massima serie regionale.

Durante i primi anni del ventennio fascista, la presenza a Noto di rinomate scuole, di diverse famiglie nobiliari e di un moderno impianto sportivo fu sicuramente da impulso per la diffusione dello sport e, in particolare, del calcio. Durante gli anni in Serie D, il Noto ha avuto occasione di affrontare nobili decadute del calcio italiano, a causa dei fallimenti di quest’ultime, tra cui: ACR Messina, Cosenza Calcio, Reggina 1914 e Cavese. Il “light blue” resta infatti sempre lo stesso, ma gli elementi grafici davanti sembrano ispirati alle caratteristiche dello stadio. Nel 1931 fu inaugurato il Campo Sportivo Città di Cosenza, che, dopo vari anni, assunse il nome di stadio Emilio Morrone, un giovane cosentino caduto, per un incidente di gioco, durante una gara. Nella stagione 2015-2016, torna a giocare dopo quarantaquattro anni il derby contro il Siracusa, ottenendo all’andata (in un Palatucci stracolmo per l’occasione) uno storico pareggio per 2-2, ed una sconfitta al ritorno in casa degli azzurri per 2-0. Durante l’estate 2016 non riesce a completare l’iscrizione al campionato di serie D e ne viene escluso, interrompendo la striscia consecutiva di permanenza al campionato di Serie D durata sei anni. Il subentrato Moudou Kouta, che assunse l’incarico dapprima ad interim e poi in pianta stabile, condusse poi il Ciad ad un’inaspettata vittoria interna contro la Sierra Leone (1-0) al primo turno delle qualificazioni al campionato del mondo 2018. Pur sconfitta (2-1) in Sierra Leone, la compagine ciadiana avanzò al secondo turno per la regola dei gol fuori casa.

Alcune di queste maglie sono diventate famose per le squadre che le hanno indossate, per le vittorie ottenute o per i giocatori leggendari che le hanno indossate. L’inizio degli anni cinquanta fu caratterizzato dalle due vittorie al Mondiale di Formula 1. L’Alfa Romeo conquistò infatti le prime due edizioni di questo campionato aggiudicandosi il titolo nelle stagioni 1950 e 1951 grazie, rispettivamente, a Nino Farina a bordo di una 158 (soprannominata «Alfetta» per le dimensioni contenute). Dopo due anni senza calcio, nel 1946 l’Unione Sportiva Notinese, capeggiata dal patron Giovanni Di Lorenzo, viene iscritta al campionato di Prima Divisione Siciliana, venendo relegata nel Girone F. Pur non disputando una stagione positiva, la nuova compagine netina venne ripescata in Serie C per meriti sportivi e prese parte alla Lega Interregionale Sud. 2016 – Il 26 luglio la squadra non viene iscritta al campionato di serie D per problemi economici. 2019 – Il 7 Settembre la squadra non viene iscritta al campionato di Prima Categoria per problemi economici. Il 25 agosto il club usufruisce dell’ex Lodo Petrucci azzerando i debiti, iscrivendosi al campionato di Prima Categoria. Il 25 agosto 2016 l’imprenditore priolese Salvatore Limer rileva la società di calcio e la iscrive al campionato di Prima Categoria, usufruendo dell ex lodo Petrucci per scongiurare il fallimento.

Difatti, dopo essere sprofondati negli anni addietro fino ai campi polverosi di Seconda Categoria, nel giro di qualche anno si ritorna a calcare il campionato di Promozione nella stagione 2006-2007. Da lì la svolta. Gli allenatori, vice-allenatori e altro personale di una squadra possono essere puniti con un cartellino giallo o rosso, e possono essere espulsi dall’area tecnica se si comportano in modo inappropriato secondo il Regolamento del Gioco del calcio. Fu promotore di una politica riformista che gli valse la fama di monarca illuminato. A seguito della riforma dei campionati, non essendosi classificati entro la settima posizione, gli uomini di Magistro furono relegati nel neocostituito campionato di Promozione, in cui giocarono per i successivi quattro campionati, sfiorando più volte il ritorno nella terza serie nazionale. Oggi una nuova concezione urbanistica, per quanto tardiva, consente di programmare gli insediamenti di maggiore impatto architettonico fuori dal centro storico. Una compagine nota semplicemente come «Noto», fondata nei primi anni trenta, prese parte per la prima volta, nel 1933, ai campionati provinciali siciliani, a cui fecero seguito sporadiche partecipazioni ed un campionato ULIC. Al termine della stagione dà l’addio dopo cinque anni in maglia granata il capitano netino di nascita Francesco Montalto, totalizzando nel complessivo 95 presenze.

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